Giustizia. Un settore della vita pubblica del nostro Paese che spesso, purtroppo, negli ultimi tempi è stato oggetto delle prime pagine dei giornali per questioni tutt’altro che positive. Con questa premessa è partito il dibattito con il pubblico nell’incontro tenutosi nella serata di martedì 12 novembre, presso la Casa del Castello di Acquaviva e guidato da Gaetano Troina, Francesca Renzetti e Daniele Cherubini.
La visione che il cittadino può avere oggi del settore non può che risultare caotica: gli attacchi tra gli organi istituzionali e politica sono ormai all’ordine del giorno, persiste estrema confusione riguardo al funzionamento delle procedure, i ruoli si mescolano, la divisione tra i poteri dello Stato è sempre più sfumata.
A ciò si aggiunge la poca lungimiranza che ha caratterizzato molti dei provvedimenti adottati negli ultimi anni, che seppur impattanti in maniera forte sulla vita quotidiana dei cittadini, sono entrati in vigore in tempi brevissimi, quando nemmeno gli stessi Uffici pubblici preposti erano pronti ad attuarne le norme: ciò ha senza dubbio creato disagi e difficoltà enormi, nettamente superiori ai benefici sostanziali che si sono raggiunti.
Importante ed urgente risulta poi la necessità di rendere l’ordinamento giuridico più snello, efficace e accessibile, sia per agevolare la crescita e lo sviluppo delle aziende già presenti sul territorio sia per rendere il nostro Paese più interessante per validi investitori dall’estero: ecco perché occorre un reale lavoro di riduzione della burocrazia e la redazione di Testi Unici che rendano organico il sistema, anziché obbligare i professionisti del settore, già oberati di adempimenti, a dover effettuare difficili ricostruzioni normative. Un legislatore competente e disciplinato non può “nascondere” norme e provvedimenti nelle leggi finanziarie e deve comprendere l’importanza della fruibilità dell’intero sistema giuridico.
Altrettanto fondamentale, nonché ormai richiesta a più riprese, è l’adozione di un nuovo Codice di Procedura Penale: si tratta di una priorità non più rinviabile, a tutela dei diritti della cittadinanza e dell’interesse pubblico.
Solo con una giustizia equa, dal funzionamento limpido e chiaro, che possa operare libera dalle interferenze degli altri poteri dello Stato, è possibile costruire con successo il nostro Domani.
Gaetano Troina – Francesca Renzetti – Daniele Cherubini
per DOMANI – Motus Liberi