Già da diverso tempo, anche con un nostro precedente articolo, abbiamo affrontato il problema del blocco di fatto delle compravendite immobiliari, derivante dalle disposizioni del nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie: abbiamo giudicato negativamente, per i notevoli danni causati all’economia del Paese, il sostanziale fermo del mercato immobiliare, pur concordando sul principio che le nuove norme si propongono di raggiungere, ossia l’evitare la circolazione di beni viziati da abusi edilizi.
Diverse problematiche, infatti, sono state evidenziate a più riprese anche dagli Ordini professionali di Avvocati e Notai, Geometri, Ingegneri ed Architetti, ma nonostante questo ancora siamo – da quasi un anno – in attesa di una soluzione ad un problema che sta creando ingenti danni allo Stato ed alla collettività. Pur essendo, in effetti, state apportate nel tempo diverse modifiche, le stesse non hanno tenuto in alcun modo conto delle osservazioni e delle proposte avanzate dagli Ordini professionali: ciò senz’altro ha contribuito a complicare ulteriormente l’applicazione pratica della normativa.
Il fermo alle compravendite immobiliari, infatti, crea un duplice problema:
- da una parte danneggia i privati che intendano vendere od acquistare beni, in quanto – magari avendo acquistato in buona fede un immobile che pensavano a norma – ora si ritrovano a dover regolarizzare, sempre che sia possibile, una situazione che non è dipesa da loro, vedendosi deprezzato il bene di proprietà;
- dall’altra ha causato e sta causando un danno consistente alle casse dello Stato: si pensi, ad esempio, al mancato introito per l’Erario che poteva derivare dall’incasso delle imposte di registro, trascrizione e voltura (che pare aggirarsi, ad oggi, intorno a diverse centinaia di migliaia di Euro) dallo scorso febbraio.
Alla luce di quanto sopra, ribadiamo che sia necessario e non più rimandabile un intervento deciso, affinché venga individuata una soluzione ad un problema che – se persistesse – potrebbe contribuire in maniera rilevante ad aggravare una già difficile crisi economica come quella che stiamo attraversando: ecco per quale motivo proponiamo di abrogare con effetto immediato le norme relative alle compravendite immobiliari, ed in generale le cessioni a titolo oneroso, contenute nel nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie, con riserva di emanare poi in tempi celeri disposizioni di Legge che, nel tener conto dei suggerimenti degli Ordini professionali operanti nel settore, impediscano la circolazione di beni immobili viziati da abusi edilizi senza, tuttavia, bloccare sostanzialmente il mercato immobiliare sammarinese, con tutte le ulteriori gravi conseguenze economiche che ne deriverebbero.
Va in ogni caso detto che, quando si adottano norme che vanno ad incidere in maniera sostanziale su un intero settore, prevedere un periodo transitorio è sicuramente necessario e doveroso, per evitare di gettare nel caos Uffici pubblici e cittadini del tutto impreparati. Errare è umano, ma perseverare – quando si è stati avvertiti, da tempo, da tutti gli operatori del settore – è diabolico.