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Apprendiamo con grande soddisfazione che è finalmente realtà la nuova norma in materia di “disciplina delle attività economiche”, il più importante intervento di semplificazione, ammodernamento e sviluppo normativo in materia economica, a favore del sistema e degli operatori, degli ultimi 25 anni almeno.

Nonostante si sia stati costretti ad utilizzare lo strumento del Decreto Delegato in considerazione dell’impossibilità di poter proseguire nell’iter di approvazione della legge, già da mesi e mesi depositata in prima lettura, a causa dell’ostruzionismo che oramai da tempo in modo vergognoso caratterizza i lavori del parlamento, è stato comunque e finalmente promulgato il testo del decreto 185/2023 che rappresenta una rivoluzione delle normative in materia di attività economiche.

Come più volte ribadito il momento storico che il mondo sta vivendo si caratterizza per una forte spinta trasformativa. Questo processo richiede inevitabilmente un’apertura del sistema verso l’esterno rendendo fondamentale la capacità della Repubblica di essere facilmente “leggibile” diventando ancor più attrattiva in un mondo in cui vale più un contesto normativo chiaro e propenso allo sviluppo economico e tecnologico rispetto ad un banale incentivo fiscale.

In questo scenario si è scelta la strada del testo unico, alla quale consegue l’abrogazione delle principali normative esistenti in materia passando dagli oltre 188 articoli distribuiti su più norme a soli 37 articoli in un unico testo non solo ordinato e semplificato ma che porta con se importanti e determinanti cambiamenti:

dall’apertura del sistema economico al mercato unico, all’ampliamento dell’uso delle sedi aziendali, dalla coesistenza di più operatori nella medesima sede al superamento delle licenze a termine, dalla gestione dei processi interni in sinergia con l’utenza, al fine di garantire velocità operativa aderente alle esigenze degli operatori, alla semplificazione dei processi autorizzativi. Proseguendo possiamo citare anche l’abrogazione dei plurimi organi collegiali coinvolti nelle diverse fasi procedimentali, alcuni ideati più di trenta anni fa con notevole risparmio di risorse, o il superamento del vincolo del 51% in capo ai residenti per le attività commerciali da esercitarsi in forma societaria nel Centro Storico ritenuto del tutto anacronistico, limitativo dello sviluppo dei centri storici stessi e tanto altro.

Particolare menzione va fatta, poi, rispetto all’avvio del processo di superamento del concetto di licenza, impedito e limitato oggi dall’arretratezza informatica e digitale, ma che rappresenta una predisposizione determinante per la futura evoluzione della norma. A patto che si possa proseguire senza ulteriori intoppi nel percorso di sviluppo digitale più volte rallentato e boicottato, infatti, sarà possibile addivenire, in tempi celeri quantificati in poche settimane, ad un registro unico in grado di gestire, con l’introduzione anche dell’identità digitale, l’autonomo e definitivo avvio delle attività economiche permettendo così al sistema di poter superare il concetto stesso di licenza con ulteriore apertura verso l’esterno, servizi più celeri ed integrati, maggiore controllo e sicurezza.

Scusandoci per aver distolto l’attenzione dalle notizie dei giochi di palazzo e di poltrona tanto cari a molte forze politiche confermiamo la necessità di una politica che miri a fornire soluzioni concrete a favore del Paese, dei suoi cittadini e dei suoi operatori.

DOMANI – Motus Liberi non si adeguerà mai alla “politica” del “fare poco, forse meglio niente” continuando a promuovere quella del “fare tutto quanto possibile” per la crescita, lo sviluppo e la liberazione della Repubblica.

 

DOMANI – Motus Liberi

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