Da tempo sosteniamo che San Marino può rappresentare un laboratorio a cielo aperto dove testare in sicurezza normative, tecnologie e progetti innovativi, mettendo a disposizione della comunità scientifica e tecnologica la propria caratteristica unica di essere un microcosmo completo ed efficiente.
La partecipazione per la prima volta nella storia della Repubblica da parte del Segretario di Stato Fabio Righi ai lavori del G7 di Trento, alla presenza dei colossi planetari del settore dell’intelligenza artificiale, ha reso evidente come un ecosistema come quello di San Marino possa costituire una risorsa unica nel contesto internazionale, utile allo sviluppo, alla sperimentazione e alla più efficace applicazione di nuove tecnologie.
Quotidianamente apprendiamo di nuove potenzialità, nuovi possibili traguardi da raggiungere, nuovi strumenti e funzionalità. L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono i propri processi produttivi ed organizzativi, in ogni ambito della vita lavorativa: dalla pianificazione in agricoltura allo stoccaggio in magazzino, dall’analisi statistica costante di dati e consumi all’elaborazione di piani e strategie aziendali.
I vantaggi potenziali sono tantissimi, specialmente in termini di efficienza e produttività, ma allo stesso tempo occorre mostrare una particolare attenzione ai lavoratori, esseri umani. L’IA infatti va correttamente utilizzata, a beneficio ed utilità del lavoratore umano, non in sostituzione dello stesso. Anche in questo senso la Repubblica di San Marino può costituire un interessante laboratorio dal punto di vista normativo, andando a disciplinare una serie di nuovi diritti e tutele per il lavoratore tenendo conto delle nuove possibilità, perché le nuove tecnologie vengano correttamente utilizzate: tale approccio rappresenterebbe un percorso certo di sviluppo di nuova economia, attrazione di investimenti e di imprese. Ciò garantirebbe, inoltre, il miglioramento, la crescita ed il potenziamento del tessuto economico esistente, nonché il posizionamento strategico e competitivo sul piano internazionale di San Marino, che da mero osservatore diverrebbe vero e proprio protagonista.
C’è chi oggi dice che sarebbe un vero peccato non sfruttare questa nuova e potente opportunità: il percorso di digitalizzazione che D-ML ha sempre proposto e rimasto bloccato per anni era proprio in funzione di preparare il nostro sistema a questo tipo di sfide: cosa che – purtroppo – oggi non è. Le nostre piccole e medie imprese avrebbero infatti difficoltà ad investire tutto quanto serve a vincere la sfida del digitale senza che il Paese metta a disposizione seri investimenti infrastrutturali per garantire una più facile transizione.
Teniamo quindi a ribadire che l’unico vero ostacolo da superare è la resistenza al cambiamento, la paura di lasciare le proprie abitudini consolidate per provare qualcosa di nuovo. Sarà pronta la classe politica sammarinese ad un passo di questo tipo? Noi ce lo auguriamo e faremo le nostre proposte, sperando che non si trasformi nell’ennesimo treno perso.
Borgo Maggiore, addì 17/07/2024 – 1723 d.f.R.
DOMANI – Motus Liberi
Ufficio Stampa