C’ERA NECESSITA’ DI UN NUOVO MOVIMENTO POLITICO NEL PANORAMA POLITICO ATTUALE?
Innanzitutto teniamo a precisare che DOMANI – Motus Liberi non è un movimento, ma un partito politico.
La scelta è stata precisa e basata sulla definizione del termine “partito”, che riteniamo essere la forma più appropriata e coerente rispetto alle finalità che i fondatori e gli aderenti si sono posti.
L’idea e l’intenzione, infatti, è quella di occuparsi di tutte le tematiche inerenti la vita del Paese, nell’interesse esclusivo di quest’ultimo e di tutti i suoi cittadini, e non quella di perseguire un obiettivo parziale esaurito il quale un movimento non avrebbe più motivo di esistere.
Oggi fare politica sembra essere diventato quasi un “reato” o qualcosa di poco pulito, quando in realtà è quanto di più onorevole possa esserci se fatta nel modo giusto: DOMANI – Motus Liberi non deve vergognarsi nel dire che vuole fare politica, la vuole fare anche a livello istituzionale per cercare di dare un proprio contributo per il proprio Paese e vuole farla con la veste più corretta: non abbiamo ritenuto serio nascondersi dietro a comitati, gruppi di opinione e/o associazioni varie che poi magicamente in tempo di campagna elettorale diventano partiti.
Per quanto riguarda la necessità di un nuovo partito, riteniamo che ci sia estrema necessità di concepire e fare politica in un modo totalmente nuovo: il non essere soddisfatti di quanto sta oggi accadendo e di come vengano spesse volte gestite le cose, oltre al non riconoscerci in nulla di quello che l’attale quadro politico può offrire ha reso per noi necessario ed imprescindibile creare un nuovo partito.
Il personalismo che oggi si vive in politica sta distogliendo a nostro avviso l’attenzione sui reali problemi e soprattutto sulle soluzioni, pertanto nell’interesse esclusivo del Paese diviene urgente superare l’oggi e proiettarsi verso il Domani, non dimenticando di certo la nostra storia ma cercando di non commettere gli errori del passato.
DA DOVE ARRIVANO I COMPONENTI DEL NUOVO SOGGETTO POLITICO?
Sono un gruppo di ragazzi mossi dalla condivisa esigenza e necessità di occuparsi del proprio Paese. Davanti alla difficile situazione che stiamo vivendo, sul piano politico e sociale, è venuto naturale dare una risposta ad una semplice domanda. Vogliamo svegliarci fra qualche anno e dire: “potevamo fare qualcosa e non l’abbiamo fatto, oppure potevamo fare qualcosa per il nostro Paese, l’abbiamo fatto e non ci siamo riusciti o magari ci siamo riusciti?” Data la nascita del nuovo partito, credo sia scontata la risposta che ci si è dati.
Dopo questo necessario preambolo, occorre precisare che gli aderenti di DOMANI – Motus Liberi sono persone che nella loro vita quotidiana vivono e cercano di testimoniare i valori fondanti del partito, che sono sanciti in una carta di identità a cui non a caso è stato dato questo nome. Chi non è saldo in ciò che è, crediamo che difficilmente possa spendersi seriamente per il proprio Paese.
QUALI SONO I PUNTI FONDANTI DELLA VOSTRA LINEA POLITICA ?
La nostra linea politica mira a superare le evidenti contrapposizioni personali a cui l’attuale politica ci ha abituati ed alle quali sembra non esserci mai fine. Tenendo bene a mente gli errori del passato, il nostro obiettivo è quello di individuare le problematiche, approfondire precise tematiche, cercare le migliori soluzioni possibili e mettere in campo tutti gli strumenti per poterle attuare, il tutto sulla base di due elementi fondamentali: il buon senso ed il coraggio.
OGGI VI SENTITE ALL’OPPOSIZIONE O ALLA MAGGIORANZA?
Noi oggi ci sentiamo a disposizione ed a servizio del Paese con le nostre professionalità, le nostre idee, le nostre proposte e con il nostro modo di attuarle, poi saranno i cittadini a decidere la nostra collocazione.
QUALE LA CRITICA Più GRANDE CHE VI SENTITE DI FARE AL GOVERNO?
La critica all’attuale Governo la lasciamo all’attuale Opposizione.
A noi piacerebbe che San Marino avesse un Governo che si ponesse in ascolto di tutti i propri cittadini con competenza, onestà, trasparenza e legalità.
QUALE INVECE ALL’OPPOSIZIONE?
La critica all’attuale Opposizione la lasciamo all’attuale Governo.
A noi piacerebbe che San Marino avesse un’Opposizione che si ponesse in ascolto di tutti i propri cittadini con competenza, onestà, trasparenza e legalità e che non avesse come obiettivo quello di far cadere i governi, ma di coadiuvarli e controllarli nell’interesse del Paese al fine di garantire a quest’ultimo una stabilità che permetta di risolvere i problemi e di costruire il Domani.
SE FOSSE NELLA STANZA DEI BOTTONI, QUALE SAREBBE IL PRIMO PROVVEDIMENTO?
Non sarebbe un provvedimento unico ma sicuramente un pacchetto di provvedimenti, coeso e volto a fare sistema. Siamo convinti che il Paese abbia necessità di un progetto globale, perché a nostro avviso provvedimenti a sé stanti creano confusione, appesantimento burocratico e disomogeneità nei progetti.
Dobbiamo prendere coscienza, comunque, che un progetto globale a medio/lungo termine non può che partire da un governo fortemente rappresentativo del Paese e dunque dalla riforma dell’attuale legge elettorale.
GUARDANDO L’ITALIA, A CHI VI SENTITE PIU’ VICINI COME LINEA ED AZIONE POLITICA?
Ci sentiamo vicini a tutte quelle forze politiche che si adoperano per il bene del Paese e di tutti i suoi cittadini con competenza, onestà, trasparenza e legalità. DOMANI – Motus Liberi ritiene fondamentale ed imprescindibile il confronto e la collaborazione con la vicina Italia, con la quale vi è estrema necessità di recuperare un dialogo serio e costruttivo.
PERCHE’ AVETE SCELTO QUESTO NOME PARTICOLARE PER CARATTERIZZARE IL MOVIMENTO?
Il partito, dopo un lungo confronto interno, ha scelto questo nome nella speranza che Domani tutte le persone libere riscoprano il piacere, l’esigenza ed il coraggio di rimettersi in movimento per questa Repubblica.
TUTTO QUESTO “MOVIMENTO DI MOVIMENTI”, SCUSI IL GIOCO DI PAROLE, FA CHIARAMENTE PENSARE AD UNA CRISI DI GOVERNO IMMINENTE. VI SENTITE PRONTI PER UNA CAMPAGNA ELETTORALE?
DOMANI – Motus Liberi è pronto ad offrire un’alternativa al solito modo di fare politica pertanto la vera domanda è: “i cittadini si sentono pronti?”.