I lavori consiliari di questi giorni si sono dimostrati densi di contenuti importanti e hanno a tutti gli effetti dato avvio ad una nuova fase: si è trattato di un momento politico delicato, essendo stati costretti, in questa seconda parte di legislatura, ad affrontare un necessario e veloce riassetto del Governo, con la nomina dei due nuovi Segretari di Stato agli Affari Interni e alla Sanità, cui auguriamo un proficuo lavoro. Un Governo che, a maggior ragione in questa fase, abbiamo deciso con forza di sostenere, in adesione a quel senso di responsabilità mirato alla definizione di quei progetti importanti, utili alla crescita e all’evoluzione del Paese – sotto il profilo dello sviluppo economico, della digitalizzazione, della sostenibilità e del sociale -, a fronte della cultura di governo che da sempre, a maggior ragione oggi dopo quattro anni di esperienza maturata sul campo, contraddistingue l’operato e l’azione del nostro Partito.
Riteniamo che, purtroppo, la seduta consiliare si sia contraddistinta a più riprese da interventi meramente strumentali ed incentrati su slogan elettorali, legati al tema della criminalità organizzata e sganciati dalla realtà, di una pericolosità tale da rischiare di compromettere il buon nome del Paese: si tratta di una circostanza che ci fa ben capire quanto sia importante rafforzare l’impegno politico e proseguire sulla strada dei progetti e dei percorsi di maggiore integrazione con il mercato europeo ed internazionale, un’apertura al mondo a cui crediamo molto e sui cui dovremo essere in grado di definire velocemente accordi, che non compromettano le peculiarità di sviluppo della Repubblica e di tutto il suo mondo professionale, imprenditoriale e sociale.
In questa direzione, esprimiamo particolare soddisfazione per la ratifica del tanto discusso Decreto n. 67/2023, relativo al nuovo fabbisogno dell’Ufficio Attività Economiche: una totale riforma, nella sua semplicità, degli uffici economici del Paese, mirata ad una reale sburocratizzazione dei processi e delle procedure, all’aumento di servizi strategici e al concreto potenziamento delle attività di controllo sulle attività economiche. Il tutto non in chiave giustizialista e vessatoria, ma con l’idea di interventi puntuali, tempestivi ed efficaci, che colpiscano le reali distorsioni e non quelle basate sulla politica del sospetto fine a sé stesso. Sul punto lavoreremo, con il contributo di tutti i soggetti coinvolti, per un veloce riordino dell’intera filiera dei controlli, eliminando quelle sovrapposizioni di funzioni createsi anche negli ultimi anni.
Riscontriamo anche con favore, dalla relazione del Dirigente sullo stato della giustizia per l’anno 2022, che finalmente in Tribunale sembra si sia tornati a respirare un clima caratterizzato da maggiore equilibrio, con una rinnovata forte impronta orientata alla digitalizzazione.
DOMANI – Motus Liberi