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La Repubblica sta purtroppo assistendo ad un rilevante calo delle nascite: meno di 200 nuovi nati nell’anno 2023. I motivi, anche esterni rispetto alle dinamiche familiari, possono essere tanti: dalla crisi economica all’instabilità lavorativa, dalle difficoltà a trovare casa alla crisi in generale dell’istituto familiare.

Il contrasto al calo delle nascite è per noi una priorità: proponiamo l’introduzione di sgravi fiscali importanti per chi assume colf e baby-sitter, rendendo più conveniente il lavoro regolare che quello in nero. Riteniamo importante rivedere l’assegno familiare dedicato, che deve essere di importo congruo erogato mensilmente e calcolato sul numero di figli sotto i vent’anni a carico, oltre all’aumento dell’assegno base per ogni figlio tra i 14 e i 20 anni.

Proponiamo l’aumento dei giorni di congedo per genitori, che possono scegliere di utilizzare in alternanza, per favorire la condivisione dei compiti in famiglia e, di conseguenza, incentivare anche la carriera lavorativa delle donne. È anche importante che lo Stato presti maggiore attenzione e un adeguato supporto alle famiglie che decidono di affrontare il difficile percorso dell’adozione.

Per supportare i nuclei familiari ed aiutare le famiglie a sostenere gli aumenti dovuti all’inflazione, occorre introdurre una serie di interventi che possano alleggerire il carico alle famiglie stesse: un aumento degli incentivi per l’impiego femminile, sostenendo l’indipendenza economica delle donne, la revisione dell’ICEE per le politiche familiari, da allineare ai costi di mantenimento e crescita dei figli, utilizzando il reddito netto e non quello lordo.  Proponiamo l’introduzione di una “no tax area” per ogni componente familiare a carico, che consideri i costi di mantenimento dei figli. Inoltre, vorremmo attivare una “Carta Famiglia” collegata alla SMaC, con incentivi alle aziende ed alle attività economiche che aderiscono.

Vanno poi riviste a ribasso le quote di iscrizione/refezione alle scuole per le famiglie più in difficoltà, perché oggi risultano troppo gravosi per famiglie con più figli. Anche le quote di iscrizione per i centri estivi, spesso una scelta obbligata per i genitori lavoratori, risultano di importo troppo elevato. La mancata copertura del servizio statale per alcune settimane estive, tra l’altro, risulta un serio problema per chi non ha la possibilità di andare in ferie per motivi economici. È opportuno poi favorire l’organizzazione di attività di dopo scuola in sinergia con le associazioni sportive ed entità private, anche attraverso incentivi alle associazioni stesse (come ad esempio sulle utenze o riducendo i costi in caso di utilizzo di attrezzature pubbliche).

Occorrono poi nuove norme a tutela della prima casa. In primo luogo, va rivista la normativa in materia di mutuo agevolato con rimborso di parte della quota interessi da parte dello Stato, perché il sistema attuale – specialmente nel caso di nuclei familiari ricostituiti – risulta inaccessibile per chi ha fatto richiesta ma poi – a seguito di separazione o divorzio – non dispone più di alcuna casa di proprietà. Occorre facilitare l’accesso al credito per i giovani, oggi spesso limitato a causa dell’impossibilità per i genitori o altri familiari di rilasciare garanzie in favore della banca: se vogliamo favorire la nascita di nuove famiglie e l’acquisto della prima casa, questo tipo di ostacoli va rimosso, anche perché il mercato immobiliare oggi è gonfiato dalla speculazione. Bisogna rivedere anche il meccanismo delle residenze atipiche, liberando immobili per la popolazione residente.

C’è tanto da fare, ma noi siamo pronti e abbiamo le idee chiare: abbiamo bisogno del tuo sostegno e della tua fiducia, per costruire un Paese migliore.

 

San Marino, addì 20/05/2024 – 1723 d.f.R.

Ufficio Stampa

DOMANI – Motus Liberi

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