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Salvaguardare l’ambiente e il territorio che ci ospita significa salvare noi stessi. Se vogliamo guardare al Domani, dobbiamo farlo con maggiore consapevolezza, in particolare su temi come questi, che sono le basi del vivere civile e la cartina di tornasole di una corretta gestione dello Stato. Per questo, è necessario scardinare il paradigma secondo cui la tutela dell’ambiente sia semplicemente una voce di spesa – pubblica, privata o aziendale che sia. L’ambiente è il luogo in cui tutti ci incontriamo ed è – di fatto – l’unica cosa che tutti necessariamente ci troviamo a condividere. Poiché non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli, la tutela ambientale deve diventare sinonimo di responsabilità e al contempo di opportunità.

 

RIFIUTI: è opportuno che si attivi un processo di riciclo a circuito chiuso, in cui i rifiuti vengono raccolti, riciclati e riutilizzati per fabbricare lo stesso prodotto da cui derivano. Ecco perché vanno promosse iniziative come vuoto a rendere, forme di riciclo e riuso, utilizzo di materiali biodegradabili.

Sosteniamo lo sviluppo di nuove infrastrutture strategiche di ultima generazione e a basso impatto per la gestione e il recupero dei rifiuti.

È, inoltre, necessario promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale, a partire dalla scuola dell’infanzia, con coinvolgimento anche dei bambini più piccoli in azioni quotidiane, come la raccolta differenziata, il riciclo, l’utilizzo responsabile dell’acqua.

Previa indagine tecnica, è opportuno introdurre un sistema di raccolta rifiuti univoco per il territorio sammarinese, che dia la possibilità di monitorare la qualità della raccolta effettuata e premi il comportamento virtuoso.

Considerando l’enorme rilevanza che, soprattutto in questo periodo storico, sta assumendo la lotta al cambiamento climatico, sosteniamo con convinzione tutti gli strumenti efficaci, economici e tecnologici, utili a promuovere la salvaguardia del pianeta.

A nostro avviso, sono certamente di particolare interesse, in questa direzione, i titoli certificativi di sostenibilità, tra i quali i Crediti di Carbonio, Crediti di Plastica e similari.

Promuoviamo, quindi, il riconoscimento di tali asset virtuali, la cui qualità deve essere necessariamente garantita attraverso certificazioni rilasciate da società riconosciute a livello internazionale.

 

GESTIONE IDROGEOLOGICA: l‘acqua è un bene comune e una risorsa limitata, di largo uso negli ambiti più disparati: agricoltura, industria, uso privato ecc. Essenziale è, quindi, prevederne un uso sostenibile, in termini sia di qualità che di quantità.

In primo luogo, è necessario avere cura e tutelare le risorse idriche interne: è fondamentale avere una piena conoscenza del tragitto di scarichi e fognature, responsabilizzando cittadini e imprese e garantendo al contempo la pubblica sicurezza, oltre che buoni rapporti con la vicina Italia. A tal fine, riteniamo utile eseguire il monitoraggio dello stato delle risorse idriche naturali in collaborazione con Università e Centro Naturalistico, programmando specifici interventi di riduzione dell’inquinamento.

Inoltre, per ridurre gli sprechi, è prioritario: avviare programmi di educazione ambientale o campagne di sensibilizzazione sull’utilizzo dell’acqua nell’ottica di una riduzione dell’inquinamento e della lotta allo spreco; elaborare un piano di valutazione dello stato degli impianti esistenti per identificare le criticità; ottimizzare il monitoraggio dei consumi attraverso sistemi di digitalizzazione, al fine di intervenire in maniera puntuale e rapida sulle problematiche rilevate;  promuovere, in particolare in ambito imprenditoriale, una cultura di lotta agli sprechi e riduzione dei consumi di acqua, anche nell’ottica di contenimento dei costi.

Infine, in materia di riutilizzo, trattamento e approvvigionamento, occorre sviluppare soluzioni innovative in ambito di tecnologie a basso consumo idrico e recupero delle acque di processo. Fondamentale è la stipula di accordi con la vicina Italia per l’identificazione di infrastrutture strategiche atte a garantire l’approvvigionamento idrico del Paese.

 

TUTELA DELLE SPECIE ANIMALI E VEGETALI E DELLA BIODIVERSITÀ: riteniamo imprescindibile ottimizzare e riorganizzare le aree verdi e boschive, valorizzando il Centro Naturalistico come elemento cardine tra monitoraggio, salvaguardia, sviluppo di progetti e di attività culturali. Tra questi si annoverano: l’analisi dell’impatto dei progetti infrastrutturali generici del Paese sul patrimonio naturale del territorio, i progetti di salvaguardia della biodiversità, la sponsorizzazione di attività culturali a livello scolastico e non, lo sviluppo di centri museali, l’organizzazione di mostre o percorsi a carattere turistico. Importante inoltre valorizzare il ruolo delle Giunte di Castello per ciò che riguarda la tutela del paesaggio e del territorio da incuria e abbandono.

 

AGRICOLTURA

San Marino deve valorizzazione maggiormente i prodotti locali in ambito internazionale e sviluppare maggiore consapevolezza sul rapporto tra consumo interno e produzione, in modo da allineare efficacemente la produzione interna alle esigenze del Paese. Sostenibilità e redditività possono trovare il giusto compromesso, dando vita anche a nuovi settori economici: sviluppo di agricoltura sostenibile e innovativa (soluzioni a basso impatto, a basso consumo del suolo e idrico, agricoltura biologica, biodiversità, sistemi di monitoraggio e digitalizzazione ecc.).

 

GREEN ECONOMY E SVILUPPO TECNOLOGICO

Nostro ambizioso obiettivo è poter rendere San Marino attrattivo per aziende ad alto contenuto tecnologico nell’ambito dell’economia green. Dall’investimento nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie per affrontare le problematiche ambientali e infrastrutturali si possono ottenere, anche per le aziende interne, risultati eccellenti, sia a livello di ecosostenibilità che di produttività.

San Marino può fungere da hub e palcoscenico per la sperimentazione di tecnologie innovative, grazie alla collaborazione con partner internazionali di alto profilo, con le aziende del territorio esperte del settore, con l’Università ed il mondo delle Istituzioni, in settori anche molto diversi tra loro: dalla produzione e gestione dell’energia elettrica, al recupero di materiali e sviluppo di un’economia circolare, a sistemi cloud per il controllo e la relativa lotta alla riduzione degli sprechi, allo sviluppo infrastrutturale. Tale approccio consentirebbe l’elaborazione di soluzioni innovative e all’avanguardia, in modo da adattare la nostra realtà alle sfide del futuro.

 

SVILUPPO ENERGETICO

Crediamo fortemente che San Marino debba ambire a produrre energia a basso impatto e a costi sostenibili, rendendosi maggiormente autonoma rispetto al mercato internazionale.

Il tema della transizione energetica va affrontato attraverso le opportunità che lo sviluppo tecnologico offre, anche per non incidere significativamente ed in maniera negativa sulla qualità della vita dei cittadini.

Occorre investire in nuove tecnologie e nell’efficientamento di soluzioni già esistenti per la produzione dell’energia da fonti pulite, a basso impatto o ad impatto sostenibile e sicuro.

È necessario, poi, efficientare i consumi: occorre puntare su una gestione integrata e intersettoriale per tutti i flussi energetici, nell’ottica di aumentare l’efficienza e di ridurre al minimo gli sprechi, sia a livello energetico, sia a livello di materie prime, rendendo la rete elettrica attiva e non più passiva.

Da sempre, proponiamo la soluzione della Comunità Energetica su scala Nazionale: la nostra proposta prevede il contributo sinergico di partner internazionali che finanzino la costruzione di impianti fotovoltaici sul territorio sammarinese, degli operatori sammarinesi nel settore incaricati di produrre gli impianti e dell’Azienda Autonoma di Stato. La spesa non ricadrebbe su cittadini ed aziende perché gli impianti fotovoltaici sono finanziati, le bollette sarebbero più basse e contenute, ci sarebbe una riduzione delle emissioni di CO2 e potremmo raggiungere un maggiore grado di autonomia energetica come Paese.

Tale piano di cambiamento tecnologico ed energetico deve coinvolgere non solo i cittadini e le imprese private, ma anche il patrimonio pubblico.

Consapevoli che il cambiamento climatico non è un possibile scenario, ma un problema reale da affrontare con interventi mirati e tempestivi, noi consideriamo la Repubblica di San Marino un centro strategico per la transizione energetica ed ecologica, avendo la possibilità di attuare in concreto soluzioni innovative riconosciute a livello internazionale e di sfruttare le piccole dimensioni territoriali per sviluppare celermente soluzioni efficaci su scala nazionale, fungendo da esempio per gli altri Paesi.

Riteniamo opportuno diversificare, in prospettiva futura, le fonti energetiche, attraverso la stipula di accordi con la vicina Italia per la realizzazione di nuove infrastrutture strategiche e per la produzione di energia da fonti pulite e sicure di ultima generazione.

Strumenti come gli incentivi possono essere utili per favorire l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione in tema energetico a vantaggio dei consumatori.

 

Dobbiamo adottare un migliore e diverso approccio alla progettualità e alla competitività, per far crescere le imprese e migliorare la scuola, l’Università, la ricerca. Tutto ciò lo si può fare in un’ottica di collaborazione strategica non solo tra lo Stato e i privati, ma anche tra lo Stato di San Marino e la vicina Repubblica Italiana.

 

IL RUOLO DEL CITTADINO

I cittadini possono e devono fornire un prezioso contributo, anche attraverso piccoli gesti quotidiani. In tale ottica, si rende necessario avviare campagne di sensibilizzazione, formazione, anche scolastica, incentivando i comportamenti virtuosi. Incentivi e premi fiscali devono poter essere riconosciuti anche alle aziende virtuose che investono in tecnologie e infrastrutture per ridurre le emissioni ed i consumi.

 

San Marino, addì 31/05/2024 – 1723 d.f.R.

Ufficio Stampa

DOMANI – Motus Liberi

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