Oggi riteniamo imprescindibile, e ci stiamo adoperando in tal senso, ricostruire una franca e costante collaborazione con i rappresentanti degli operatori del turismo e dei commercianti, in maniera che questi ultimi possano partecipare attivamente fin dall’inizio – anche a livello decisionale – ad ogni fase della progettazione e realizzazione di proposte in ambito turistico, non rendendo loro note scelte spesso già prese e preconfezionate. Questa è la base di una rivoluzionaria azione politica che il nostro Partito intende perseguire nel concreto e che permetterà, tra l’altro, di eliminare sprechi e spese, anche recentemente sostenute, e di rimediare ad errori commessi in passato, oltre a creare una nuova economia ed un nuovo turismo di connessione, di relazione e ben coordinato in tutti i suoi aspetti.
“…nulla può più essere lasciato al caso: se, infatti, si intende considerare il turismo per le potenzialità che realmente offre, serve definire un’agenda comune di lavoro, intendendo come tale anche una modalità di relazione continua tra Istituzioni e mondo delle associazioni, delle imprese, nonché dei singoli operatori della filiera turistica. Il confronto può, a volte, apparire od essere muscolare ma deve sempre e comunque portare ad un punto di sintesi sul quale procedere in maniera unita”: queste non sono parole nostre, ma si tratta di un estratto della prima pagina del Piano Strategico per il Turismo di San Marino, presentato non troppo tempo fa dalla Segreteria di Stato con la relativa delega. Tuttavia, come troppo spesso accade, alle molte parole ed ai grandi progetti presentati su carta, raramente sono seguite iniziative concrete e fattive che abbiano messo in pratica un disegno ed una visione d’insieme sul turismo.
Le difficoltà di realizzazione di una nuova politica organica in materia non derivano da una mancanza di idee perché, nel tempo, gli operatori del turismo ed i commercianti, con cui abbiamo già avviato una seria collaborazione, si sono fatti portavoce di tante idee innovative ed iniziative lodevoli sotto numerosi punti di vista. Quello che manca è, dunque, la capacità della politica di realizzare quanto suggerito e proposto da più associazioni di categoria.
In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, non possiamo permetterci di sprecare risorse perché mal gestite, per disguidi burocratici dovuti alla mancanza di una politica sul turismo condivisa. Proprio perché viviamo un momento di difficoltà economica, a maggior ragione una condivisione d’intenti sulle cose da fare è necessaria ed auspicabile. Ognuno deve fare la propria parte, sia in termini di tempo dedicato che in termini finanziari, se vogliamo veramente avere un coordinamento efficace su questo paradigma storico della nostra economia.
Coordinazione, condivisione ed ascolto quindi di chi, quotidianamente, affronta sulla propria pelle le problematiche: queste devono essere le fondamenta per il settore turistico, che ha sempre meno bisogno di protagonismo e di individualismo in favore di una rinnovata comunione d’intenti.
Realizziamo sin da subito idee che creano relazione, realizziamo immediatamente iniziative condivise e ben coordinate, realizziamo insieme il nostro piano turistico del Domani.
DOMANI – Motus Liberi
1 Comment
Filippo
Mi chiedo, il “turismo” come fenomeno di massa, per San Marino, è dovuto al traino legato alle attività commerciali o sono queste che ne traggono benefici indiretti ? Se, come penso, sono queste ultime a trarne vantaggio, in un certo senso, questo sì, le loro scelte possono condizionare il pensiero e le aspettative di un turista che decide di venire quassù. Per essere chiari mi chiedo, la vendita di liquori prima, quella delle borse e dei profumi taroccati poi, e oggi quella delle armi ecc., sono una attrattiva turistica o invece una poco edificante realtà ? Finito l’artigianato, le ceramiche, e se si vuole le cartoline, prodotti tipici del nostro Paese, oggi chi siamo agli occhi del turista che decide di farci visita ?