Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

San Marino, 21 aprile 2021 / 1720 d.f.R.

Il 22 aprile ricorre la Giornata Mondiale della Terra: le Nazioni Unite celebrano questa ricorrenza dal 1970 ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera.

La celebrazione vuole coinvolgere più Nazioni possibili, oggi vi prendono parte 193 Paesi, ed ha lo scopo di aumentare la consapevolezza del poco tempo rimasto per fare in modo che l’uomo non finisca intrappolato nella sua stessa casa. Non tutti infatti sono pienamente consapevoli della necessità di correre veloci verso un futuro senza più inquinamento e ingiustizie, occorre evitare che ad andare avanti siano sempre e soltanto gli stessi.

Il linguaggio della natura, il suo costante grido di aiuto, sembrano per tanti versi ignorati anche dalle persone comuni, che non avrebbero alcun interesse ad ignorarli considerato che l’interesse ultimo di ogni uomo che possa dirsi tale è quello di preservare la Vita. Ciò dà la misura di come problemi che dovrebbero essere considerati vicini e di primaria importanza, vengano invece ritenuti lontani.

Viene in mente allora la storia di quel ragazzo che si trovava a Dublino, lontano dai suoi amici e dalla sua famiglia, per studiare l’inglese, che faticava a esprimersi e sentire propria quella lingua semisconosciuta. Ciò accadeva nonostante risiedesse da un po’ di tempo in Irlanda, costretto a parlare unicamente l’inglese nella famiglia che lo ospitava e nel college dove andava a scuola. Un giorno mentre era in cucina vide dalla finestra le fiamme che si levavano e in pochi secondi riuscì ad avvertire i suoi ospiti di quel che succedeva fuori in un perfetto inglese. Così se avessimo veramente la percezione che il pianeta, la nostra casa, sta bruciando (ecco perché occorre che ciascuno singolarmente faccia la propria parte per salvarlo), troveremmo anche la maniera di comunicarlo con le parole giuste al fine di far penetrare un messaggio tanto vitale nelle coscienze dei singoli. La preziosa “Agenda 2030” per lo sviluppo sostenibile diventa così un’occasione imperdibile: se la casa brucia, è importante che ciascuno vesta i panni del pompiere per spegnere l’incendio.

E dove trovare le parole giuste se non nei classici del pensiero? ‘Vita nei boschi’ di Henry D. Thoreau è indubbiamente un libro ancora straordinariamente attuale dal quale possiamo ricavare un monito su tutti, quello di non devastare il pianeta sperperando le sue risorse in cose non necessarie. Riusciremo ad imparare, ma soprattutto a mettere in pratica, questa lezione per una sostenibile costruzione del nostro Domani?

DOMANI – Motus Liberi
Il Presidente
Lorenzo Forcellini Reffi

Add Comment

0.0/5