Cari Sammarinesi,
ciò che è stato pubblicato nelle ultime settimane sulle testate giornalistiche e ciò che è stato dichiarato nell’ambito del dibattito in Consiglio Grande e Generale, dipingono un quadro grave e preoccupante relativamente alla situazione del Tribunale della Repubblica di San Marino ed alla possibilità, soprattutto nel breve periodo, di amministrare la giustizia in maniera serena ed imparziale.
Ciò che emerge con evidenza è come il sistema istituzionale sammarinese non fosse preparato ad affrontare in maniera adeguata circostanze critiche quale quella che si è da poco verificata, per questi motivi risulta senz’altro opportuno ed urgente individuare possibili e concrete soluzioni al fine di evitare che quanto accaduto si ripeta; il tutto anche con lo scopo di tutelare la reputazione e l’immagine della Repubblica tanto a livello nazionale quanto a livello internazionale.
Nonostante il nostro sia un Paese piccolo, circostanza che rende difficile pensare alla realizzazione di una rigida separazione dei poteri, è necessario che quanto meno venga definito un impianto istituzionale volto a garantire tale separazione nel modo più efficace possibile: a tal proposito riteniamo necessaria la creazione di un nuovo organo, disciplinato da normativa costituzionale, magari presieduto dalla Reggenza e formato da membri di comprovata esperienza in campo giudiziario, sia sammarinesi sia esteri al fine di garantirne una effettiva terzietà ed imparzialità. La creazione di tale organo consentirebbe sia di assicurare una linea di demarcazione più netta tra politica e magistratura, evitando in questo modo di alimentare sospetti di ingerenza reciproca, sia di poter accuratamente sviscerare vicende come quella appena accaduta in contraddittorio tra le parti, nella segretezza che un caso come questo avrebbe meritato, nell’esclusivo interesse della Repubblica, oltre che in un’ottica di salvaguardia della sua immagine e della reputazione delle sue istituzioni.
DOMANI – Motus Liberi
