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Cari Sammarinesi,
nell’augurarvi una buona festività in questo importante anniversario, DOMANI – Motus Liberi, che ha posto tra i suoi fondamenti la conoscenza ed il rispetto delle tradizioni e della storia della Repubblica, sente l’esigenza di proporvi una riflessione sull’istituto dell’Arengo e sui risvolti di questo nella società attuale.

In origine l’Arengo era un organismo di democrazia diretta, composto da tutti i capifamiglia, preposto all’amministrazione dello Stato. Aumentando la popolazione, i suoi poteri vennero man mano trasferiti al Consiglio Grande e Generale, che tuttavia nel tempo si caratterizzò per uno stampo oligarchico e non democratico nella sua elezione.
In un periodo di grande fermento, anche dovuto al contesto in evoluzione a livello internazionale, il 25 marzo 1906 si riunì di nuovo l’Arengo di tutti i capi famiglia, i quali stabilirono che il Consiglio Grande e Generale doveva essere eletto dal popolo.
Attualmente tale istituto, seppur ancora esistente, non viene sostanzialmente utilizzato a causa dell’enorme difficoltà organizzativa che comporterebbe una convocazione di tutti i capi famiglia.
Tuttavia, nell’ordinamento sammarinese esiste anche un altro istituto connesso all’Arengo, chiamato infatti ”Istanza d’Arengo”, in base al quale la popolazione può presentare ai Capitani Reggenti, nella prima domenica dopo la loro investitura, ogni semestre, petizioni di interesse pubblico. La Reggenza ha il compito di portare tali istanze all’attenzione del Consiglio Grande e Generale che deve esprimersi in merito tramite votazione.

L’invito di DOMANI – Motus Liberi rivolto alle istituzioni, a questo proposito, è di rivolgere attenzione all’utilizzo e regolamentazione di quest’ultimo istituto, di cui negli ultimi tempi si è spesso abusato, perché non ne venga snaturato il senso e svilita l’importanza: se veramente le istanze presentate devono rappresentare la voce della popolazione, occorrerebbe che quantomeno le medesime fossero sottoscritte da un numero significativo di cittadini, ragionevolmente almeno cento.

L’invito invece rivolto ai cittadini, in un momento di difficoltà come quello che il Paese sta ora attraversando, è di utilizzare lo strumento dell’Istanza d’Arengo per sottoporre all’attenzione del Consiglio Grande e Generale necessità e problematiche nell’interesse dell’intera collettività, in spirito propositivo e mostrando senso di responsabilità, riscoprendo in tal modo l’importanza del loro ruolo nella gestione della cosa pubblica, verso la quale sempre più spesso si nota una preoccupante indifferenza.

DOMANI – Motus Liberi

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