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Il 28 aprile ricorre la Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro e la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Ricorrenza che precede solo di pochi giorni la festa dei lavoratori. Quest’anno più di sempre è assai semplice rispondere a chi si chiede se c’è ancora una ragione per svolgere tali celebrazioni dedicate ai lavoratori. Se in un momento tanto difficile per l’intera umanità non ne avessimo avuti disposti a dare la propria stessa vita pur di salvare quella altrui, non solo non festeggeremmo il primo maggio ma vivremmo nella paura costante che nel bisogno non ci sia nessuno a tenderci una mano. Va da sé che si tratta non di una categoria di lavoratori ma di tutte le categorie e di tutti i lavoratori. Vero è tuttavia che il mondo del lavoro è pieno di contraddizioni sebbene pulluli di vita e di futuro. Chi crea lavoro inventa un mondo che prima non c’era, sa dunque progettare il futuro e ha il coraggio di fronteggiarne le sfide. Con il suo lavoro non deve soltanto provvedere alla sua famiglia ma rispondere ad un dovere più alto che mette al centro un bene collettivo prima che individuale. C’è uno speciale legame tra un imprenditore e il territorio nel quale opera e soprattutto egli lo ha con i propri dipendenti. Essi non sono meri esecutori ma portano con sé quel patrimonio culturale che è vitale affinché l’azienda non smetta di crescere e scoprire nuovi orizzonti. C’è ancora invece chi purtroppo, selezionando nuovo personale, si concentra unicamente sul cercare qualcuno a propria immagine e somiglianza e quando non riesce a trovarlo sceglie figure senza competenze alle quali poi garantisce una determinata formazione. Questo oltre a far male ai tanti giovani preparati e motivati colpisce duro anche l’azienda perché un dipendente formato in quel modo non sarà mai all’altezza di pensare come chi ha scelto quella formazione con impegno, devozione e anche sacrifici. Nella giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro e alla vigilia del primo maggio oltre a riflettere su quanto avvenuto negli ultimi anni dove in parecchi casi la crisi ha spazzato via i diritti dei lavoratori aprendo la strada a una dura sconfitta sociale ma anche economica, proponiamo una riflessione estesa all’importanza del merito, argomento rispetto al quale Domani Motus Liberi ha una particolare sensibilità: non a caso abbiamo organizzato quattro serate dedicate alle giovani generazioni, per costruire assieme il presente e il futuro. Non si riflette del resto mai abbastanza sull’importanza di tante menti che pensano e lavorano assieme. Diceva Walt Disney: “Potete immaginare, creare e costruire il luogo più meraviglioso della terra ma occorreranno sempre le persone perché il sogno diventi realtà”.

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