A seguito del comunicato oggi diramato dalle tre associazioni dei consumatori in materia di truffe on -line, riteniamo necessario e doveroso prendere una ferma posizione sul tema.
Esattamente un anno fa, esultavamo perché la Commissione Finanze aveva approvato all’unanimità, in un clima collaborativo e di condivisione tra tutte le forze politiche, il testo del progetto di legge “Legge sul Consumo” presentato dall’allora Segretario di Stato Fabio Righi: una norma “quadro”, mirata a garantire ai consumatori un più elevato livello di protezione, fortemente richiesta anche dalle associazioni per la difesa dei consumatori radicate in territorio e sulla quale le stesse hanno portato il loro diretto contributo, salvo solo non ottenere fondi in gestione autonoma (per decisione di talune forze politiche e dell’allora maggioranza).
In prossimità del termine della scorsa Legislatura, non essendo stato possibile “portare” in seconda lettura la legge votata all’unanimità in Commissione e già ostaggio dell’ostruzionismo politico di maggioranza e di parte dell’opposizione da almeno 2 anni prima, il testo era poi stato convertito in Decreto Delegato, nello specifico il n. 20/2024 (testo ancora oggi in attesa di ratifica anche se sostenuto all’unanimità) ma che ha consentito da una parte di non perdere il lavoro svolto (gli iter legislativi incompleti decadono con la legislatura) e dall’altra di rendere immediatamente operativo e vigente lo strumento della “class action” a cui si può ricorrere dunque già ora.
Come oramai noto, l’obiettivo del provvedimento è quello di introdurre una serie di norme e di principi sulla tutela dei consumatori e conformare le nostre leggi agli standard europei ed internazionali: il tutto al fine di implementare e migliorare i rapporti commerciali con Paesi terzi, garantendo tutela a favore di consumatori cittadini di ogni nazionalità che vogliano concludere contratti sul territorio di San Marino anche mediante tecniche di comunicazione a distanza. Chiaramente, ciò viene fatto tenendo conto delle peculiarità e delle procedure già esistenti nell’ordinamento sammarinese, con l’obiettivo di fornire garanzie e sicurezze non solo per il consumatore, ma anche per lo stesso imprenditore o commerciante che vuole lavorare bene ed onestamente.
Tra l’altro, il Decreto Delegato n. 50/2024 in materia di attività economiche, già definitivo e che interviene in maniera analitica e completa, re-imposta in maniera strutturata, anche in termini di risorse, i controlli sulle attività: l’art. 12, in particolare, relativo agli obblighi di informazione, è applicabile anche alle televendite, facendosi riferimento agli operatori che svolgono attività di commercio di beni e servizi tramite mezzi di comunicazione e strumenti informatici.
Siamo quindi pienamente d’accordo con la posizione espressa da UCS, Asdico e Sportello Consumatori, che invitiamo a rivolgere con ancor più forza le proprie rimostranze a quelle forze politiche che sanno bene aver bloccato e da anni osteggiato l’entrata in vigore di una norma fondamentale per la maggiore tutela del Paese e dei suoi cittadini.
Occorre oggi più che mai, nell’era del digitale, tutelare questi ultimi di fronte al proliferare non solo di truffe on-line ma anche telefoniche, individuando disposizioni efficaci che premino – come sempre – chi lavora onestamente, lavorando anche alla buona reputazione del Paese, e puniscano chi scorrettamente opera, rovinandola tanto sul piano economico quanto su quello politico.
Borgo Maggiore (R.S.M.), addì 12/09/2024 – 1724 d.f.R.
DOMANI – Motus Liberi
Ufficio Stampa