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Caro Sammarinese,

la formulazione del nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie (Legge 14 dicembre 2017 n. 140 e successive modifiche) sta, di fatto, bloccando in San Marino sin dalla sua entrata in vigore la conclusione di contratti di compravendita immobiliare o di riscatto da leasing.

 

L’obiettivo della nuova normativa, certamente giusto e condivisibile, è evitare la circolazione di beni viziati da abusi edilizi, tuttavia la Legge, pur cercando di fissare un nuovo “punto zero” dalla sua emanazione per il futuro, forse avrebbe dovuto meglio tener conto della situazione attuale e reale in cui la maggior parte degli immobili costruiti in territorio si trovano a seguito dell’importante esplosione edilizia degli ultimi decenni.

In effetti, se fino all’entrata in vigore della normativa gli edifici venivano costruiti in base a certi parametri e con una certa tolleranza, ora tali parametri sono cambiati e – di fatto – in base alle nuove regole gran parte dei fabbricati esistenti in Repubblica sarebbero da ritenersi “viziati”.

In estrema sintesi e semplificazione questo comporta, per l’onesto cittadino sammarinese o investitore, una vera e propria beffa: avrà fatto costruire od acquistato, in buona fede, un immobile che oggi non è più in regola… e qualora volesse venderlo ad un altro soggetto o regolarizza la situazione mediante la sanatoria straordinaria (che comunque è limitata nel tempo), oppure non ha altra possibilità che rimettere mano alle proprietà ed adeguarle, ovviamente a proprie spese. Altrimenti, può autodenunciare l’esistenza di vizi e rischiare una sanzione.

 

Queste ed altre criticità derivanti dalla nuova formulazione della normativa sono state da tempo evidenziate da diversi soggetti coinvolti nell’applicazione della nuova normativa, fra cui diversi Ordini professionali, con l’auspicio che si potesse trovare una soluzione condivisa capace di contemperare tutti gli interessi delle parti coinvolte: nonostante i numerosi incontri che si sono tenuti, ben poche delle proposte avanzate risultano essere state accolte nel testo di legge definitivo.

 

Riteniamo a questo punto assolutamente necessario risolvere in brevissimo tempo la problematica, nell’esclusivo e fondamentale interesse (oltre che diritto) dei cittadini alla libera circolazione dei beni: tenere fermo il mercato immobiliare, in un momento di già grave crisi economica, non può che rendere ulteriormente critica una situazione già difficile da sostenere.

In mancanza di modifiche legislative, infatti, quantomeno volte a garantire un periodo di tempo di durata ragionevole (regime transitorio) nel quale si possa porre rimedio, si giudica decisamente concreto il rischio che molti beni immobili perdano di valore in maniera sostanziale ed in brevissimo tempo nonché, per il futuro, che venga compromesso gravemente il mercato immobiliare sammarinese con tutte le relative conseguenze economiche, anche indirette: si pensi al (paradossale) mancato importante introito per lo Stato di imposte derivanti dalla registrazione e trascrizione dei contratti di compravendita immobiliare, che si somma all’impoverimento dei singoli cittadini che con grandi sacrifici hanno deciso a suo tempo di investire nel mercato immobiliare.

Si deve pertanto condividere quanto espresso nella giornata di ieri con conferenza e comunicato stampa congiunto degli Ordini professionali coinvolti e non possiamo esimerci dal sensibilizzare la cittadinanza relativamente ad un tema così delicato ed urgente: il miglior modo per costruire il Domani, è sceglierlo.

 

DOMANI – Motus Liberi

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