C’era un tempo in cui “banca” significava “fiducia”: fiducia nella custodia nei propri risparmi, fiducia nella sicurezza del posto di lavoro. Con questo concetto è stato avviato il dibattito con il pubblico nell’incontro tenutosi ieri sera, giovedì 7 novembre, presso la sala Cooperativa Folgore di Falciano, interamente dedicato alla complessa tematica “SISTEMA BANCARIO” e guidato da Sara Podeschi, Sabrina Pazzini, Elisa Zafferani e Michela Pelliccioni.
Oggi, il sistema bancario ha subito un profondo mutamento e ben difficilmente si potrà tornare indietro.
Dal 2009 a oggi la cosiddetta “massa amministrata”, ovvero la quantità di denaro in circolazione sul sistema bancario sammarinese, è diminuita del 50%, per cui il sistema finanziario ha subito un enorme ridimensionamento e la politica non è stata in grado di pianificare una riallocazione delle competenze professionali in uscita dagli istituti chiusi (nei primi anni 2000 a San Marino erano operanti ben 43 società finanziarie).
In questo scenario non possiamo evitare di menzionare la situazione di crisi patrimoniale (più o meno veritiera) di diversi istituti finanziari sammarinesi, che negli ultimi tempi hanno determinato la fuga di capitali, anche di cittadini sammarinesi (i dati ufficiosi parlano di 1 MILIARDO di Euro), che hanno portato il sistema bancario sammarinese ad una situazione vicina al collasso, capace di compromettere la capacità di sviluppo dell’intero sistema e, con esso, la tenuta del quadro economico.
Le criticità sono molteplici, come ad esempio volumi di NPL che – seppur in linea con le medie europee – pesano in maniera smisurata sui bilanci, nonché la mancanza di fiducia che determina un calo sempre maggiore per la raccolta ma soprattutto la profonda necessità di operare secondo chiari principi etici.
Le proposte d’intervento analizzate si sono sviluppate attraverso ipotesi d’intervento diretto ed indiretto: in materia d’intervento diretto, sono state discusse alcune ipotesi di gestione relativa agli NPL, come ad esempio la costituzione di un veicolo speciale che consentirebbe una eventuale riallocazione di risorse lavorative rimaste senza impiego ed, in questo campo, potrebbe rivelarsi estremamente utile la collaborazione con società internazionali specializzate nel settore della “securitization”.
Il supporto al sistema finanziario dovrà essere attuato con un sistema di norme chiaro e facilmente applicabile, per incentivare l’accesso e lo sviluppo di nuove iniziative di economia reale nel Paese, in modo da portare al sistema finanziario finanza nuova con l’operato dei professionisti e degli intermediari finanziari, in supporto all’attività della vigilanza di Banca Centrale.
Un accenno anche agli strumenti di debito pubblico inseriti nella bozza di legge di bilancio che rappresenterà un onere per i conti pubblici: occorrerà disciplinare in maniera oculata questa soluzione, poiché non sarà semplice trovare sottoscrittori di tali titoli senza un tasso “interessante” e correlato al rischio.
Non ci si può però concentrare soltanto sugli aiuti alle banche: occorre favorire l’accesso agli investitori esteri tramite una pluralità di interventi, come ad esempio la revisione degli incentivi fiscali, l’attuazione di un programma di formazione per i disoccupati o per le persone che necessitano di ampliare le proprie competenze, la corretta pianificazione e implementazione di un nuovo sistema di imposte indirette, un processo di sburocratizzazione al fine di rendere più efficiente e veloce il processo per le aperture di attività, in modo da rendere competitivo il sistema economico sammarinese.
In ultimo, si è ragionato in termini di strategia per il futuro a livello sistemico, con proposte mirate a creare un nuovo comparto per gestire la stabilità finanziaria volto a migliorare la comunicazione tra Governo e Banca Centrale. Per fare soltanto alcuni esempi, occorre ridurre strutturalmente lo stock NPL, va promossa l’efficacia dei regimi d’insolvenza e di esecuzione del credito, serve un più efficace monitoraggio dei rischi sistemici per salvaguardare la stabilità finanziaria, si necessitano un miglioramento delle Governance degli intermediari ed il rafforzamento della vigilanza di BCSM, urge la sottoscrizione del MoU con l’Italia.
Sara Podeschi – Sabrina Pazzini – Elisa Zafferani – Michela Pelliccioni
per DOMANI – Motus Liberi