Basterebbe tradurre il rapporto di Fitch senza ulteriori commenti per esprimere grande soddisfazione circa l’ottimo lavoro sin qui svolto dalla Segreteria Industria, Artigianato e Commercio, in un contesto non certo semplice.
La nota agenzia internazionale premia infatti l’economia della Repubblica di San Marino, conferma il rating a “BB+” e rivede in positivo l’outlook portandolo a “stabile” dal precedente “negativo”.
Ma su cosa si fonda questo giudizio tanto incoraggiante?
Nel corposo documento si legge come la ripresa sia guidata principalmente dal forte rimbalzo del settore turistico e manifatturiero (un terzo del PIL) supportato da una crescita più rapida del principale partner commerciale di San Marino, l’Italia (ultima previsione di crescita al 5,7% per il 2021). Questi fattori – sempre secondo Fitch – guideranno la crescita anche nel 2022 e nel 2023, quando ci aspettiamo che l’economia si espanda rispettivamente del 3,5% e del 2,5%.
Appare quindi evidente che se oggi possiamo parlare di successo riconosciuto a livello internazionale, molto è dovuto all’impegno e ai provvedimenti innovativi nel settore economico ed imprenditoriale fortemente voluti e sostenuti da DOMANI – Motus Liberi, che incoraggia il Segretario di Stato Fabio Righi a proseguire sulla strada tracciata. Le normative di semplificazione e di carattere innovativo messe in campo, oltre a quelle in fase di definizione, nonché la tenuta del sistema economico esistente e l’importante interesse manifestato da realtà imprenditoriali operanti a livello globale sono stati una cartolina particolarmente importante per rafforzare l’immagine di San Marino.
Il giudizio di Fitch ci rende dunque decisamente appetibili, con risvolti importanti anche per le nostre imprese, garantendo una patente di affidabilità fondamentale per chi può essere intenzionato ad investire in Repubblica. Per questo siamo sicuri che il Governo – nella rinnovata consapevolezza delle potenzialità del comparto industriale, artigianale e commerciale sammarinese – garantirà ai nostri operatori tutti gli strumenti indispensabili per poter lavorare nelle migliori condizioni possibili.
Sempre Fitch rileva: “Le autorità prevedono di introdurre le riforme dell’imposta sul reddito e del sistema pensionistico nel 2022, mentre i tempi della riforma dell’IVA rimangono incerti.” E ancora viene rilevata la “impossibilità di collocare il debito su un percorso discendente nel medio termine, a causa di un periodo prolungato di bassa crescita o incapacità di consolidare i conti fiscali, per esempio a causa della mancata attuazione delle riforme fiscali.” Non ci sono quindi più scuse: bisogna procedere con coraggio sulla strada delle riforme nel minore tempo possibile. Il tutto partendo da una certezza: il comparto imprenditoriale è vivo e rappresenta un volano per l’intero Paese e per la nostra economia.
DOMANI – Motus Liberi
Il Presidente
Lorenzo Forcellini Reffi