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Ottima partecipazione di pubblico ‘virtuale’ alla prima serata di incontri in diretta Facebook organizzati da DOMANI – Motus Liberi. Anche se di virtuale c’è stato davvero ben poco, visto che le domande sono state tante e concrete. Il titolo dell’incontro era particolarmente ambizioso: “Il 30% dei lavori di domani non esiste: inventiamoli!”. Si è partiti dall’idea di lanciare proposte all’indirizzo della politica e attraverso la competenza degli ospiti intervenuti l’obiettivo è stato centrato. Secondo il Segretario di Stato per l’industria, l’artigianato e il commercio, Fabio Righi “i giovani vorrebbero maggiori contesti a propria misura. Hanno lanciato un invito che ci è arrivato forte e chiaro e sono proprio loro che devono aiutarci a costruirli”. Quindi Righi si è rivolto ai tanti ragazzi collegati: “Ancora di più dovete essere proprio voi a impegnarvi in prima persona per potervi esprimere e per dare il vostro contributo. E’ chiaro che quello politico è un ambiente particolare, nobile per certi aspetti, controverso per altri, ma la differenza la fanno le idee e i contributi di chi decide di cambiare le cose. I giovani in questo percorso devono essere protagonisti”. E proprio perché queste non rimangano parole al vento ma il seme trovi subito modo di germogliare, è stato immediato l’invito al Presidente dell’Associazione Studentesca, Matteo Dappozzo, perché possa partecipare in rappresentanza dei ragazzi sammarinesi ai prossimi tavoli sulle tematiche dedicate. “La risposta che tanti ragazzi danno quando gli viene chiesto di parlare del proprio futuro è che essi lo percepiscono lontano da San Marino – fa eco il Presidente di DOMANI – Motus Liberi, Lorenzo Forcellini Reffi -. Ebbene io credo che sia giusto che i giovani possano partire per fare esperienze fuori, ma la cosa fondamentale è che poi rientrino e per questo dobbiamo creare le condizioni adatte perché ci sia tale interesse. L’esperienza deve essere spesa in Repubblica se vogliamo progredire come Paese”. Importante in questo caso il contributo portato dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di San Marino, Corrado Petrocelli, il quale a propria volta ha interagito con gli ospiti presenti e quelli da casa non sottraendosi alle numerose domande. E proprio tornando al titolo della serata e sui lavori del futuro è emerso che “ci saranno certamente professioni che verranno sostitute, sono quelle a basso valore tecnologico aggiunto”. Che fare dunque? “Continuare a insistere non funzionerà. Guardando agli Stati Uniti, Harvard e MIT hanno una serie di corsi obbligatori, sull’etica delle nuove tecnologie, sulla morale e sui mercati, su come vivere la vita eticamente. Se non fai questi corsi non vai avanti perché il rapporto tra intelligenza artificiale e uomo è il rapporto del futuro. Anche noi del resto facciamo seminari su come costruire la coscienza civile”. L’invito ai giovani è quello di investire dunque sull’acquisizione di competenze trasversali utili ad avere “la cassetta degli attrezzi” per affrontare un mondo in continuo cambiamento. E’ possibile presupporre quale sarà il contesto lavorativo fra trent’anni ma è un rischio concreto puntare tutto sull’iper specializzazione. Ben più sicuro è prepararsi oggi ad avere competenze utili a garantire la flessibilità necessaria a reinventarsi nel caso di cambiamenti rapidi, radicali ed inaspettati. Esempio su tutti è la pandemia che ha costretto molti, dall’oggi al domani, a rivedere completamente il proprio modo di lavorare richiedendo capacità di adattamento ed il supporto imprescindibile della tecnologia.   In questo contesto ha poi trovato spazio la riflessione dello chef Luca Montersino, pasticcere famoso e apprezzato: “Perché sono venuto a San Marino? Me lo chiedono in tanti. Rispondo che questa è una Repubblica che ti dà tante possibilità se si fanno le cose per bene. A chi si lamenta consiglio di andare ad aprire una azienda in Italia e poi tornare qui e vedere la differenza”. A chiudere la serata il confronto fra Matteo Dappozzo e lo stesso Righi i quali hanno “duettato” con un franco botta e risposta da cui è scaturita “la necessità – ha detto Dappozzo – di un sempre maggiore coinvolgimento dei giovani nelle future politiche di sviluppo e di essere protagonisti delle scelte”, necessità alla quale il Segretario di Stato ha risposto anticipando il forum economico che avrà luogo a San Marino nei prossimi mesi e al quale parteciperanno ospiti internazionali sia del mondo economico/imprenditoriale che di quello politico. Anche quella sarà l’occasione per riscrivere la San Marino di oggi e quella del domani, una San Marino che dovrà necessariamente valorizzare quello che ha già ma anche invertire la rotta sui giovani – coloro che come scriveva La Pira “sono come le rondini, vanno verso la primavera” e dunque hanno il dovere dell’ottimismo – con investimenti che puntino a trattenerli in Repubblica. Così ci si prepara alle sfide della società post covid. L’appuntamento dunque è alle prossime serate:

  • UN CALCIO ALLA PANDEMIA. Che futuro per lo sport?
  • IL CORAGGIO DELLE RAGAZZE. Il futuro è donna. Essere ragazze al tempo del Covid-19.
  • RIACCENDIAMO LA MUSICA! Artisti e giovani si confrontano sul futuro.

Ospiti e orari dei prossimi incontri saranno comunicati a ridosso degli stessi.

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