Tante sono state le richieste presentate dagli operatori in difficoltà nelle ultime settimane, volte a richiedere di poter tornare a lavorare al più presto. Le abbiamo lette ed ascoltate tutte, DOMANI – Motus Liberi se ne è fatto portavoce in ambito di stesura del testo dei Decreti – Legge pubblicati in queste ore, numeri 67 e 68 del 2020.
Le parole del Segretario di Stato all’Industria Artigianato e Commercio, al termine della scorsa settimana, erano molto chiare: le attività hanno necessità di riaprire, al più presto, per garantire la sopravvivenza del nostro intero comparto economico. Per questo si è lavorato giorno e notte, anche discutendo, per giungere a soluzioni il più possibile condivise, al fine di garantire la possibilità di riaprire per il maggior numero di operatori possibile, mantenendo chiaramente le condizioni di sicurezza.
I provvedimenti non sono perfetti, tutto è sempre migliorabile e avremmo voluto ancora di più: continueremo a lavorare per fare in modo che le istanze di tutti i cittadini ed operatori vengano ascoltate, coniugandole alle possibilità economiche del Paese.
Tutti però dobbiamo acquisire una importante consapevolezza: le risorse dello Stato non sono illimitate e tante sono state spese per garantire la funzionalità del nostro Ospedale di Stato nella fase di emergenza sanitaria. Quando le nostre attività riusciranno a tornare operative, con le entrate che saranno certamente più importanti anche per le casse pubbliche, sarà possibile dare un aiuto più consistente a coloro che saranno stati maggiormente colpiti, tra i tanti per esempio il comparto turistico/ricettivo.
Come è stato poi giustamente osservato anche nella vicina Italia, un “liberi tutti” nonostante la persistenza del virus avrebbe quasi certamente comportato una importante nuova diffusione dei contagi in brevissimo tempo, con conseguente necessità di tornare al “lockdown”: questo il sistema economico della nostra Repubblica non poteva e non può permetterselo.
Oggi ha finalmente inizio la cosiddetta “Fase 2”, nella quale la cittadinanza è chiamata a dimostrarsi responsabile. È finalmente l’occasione per dimostrare alla politica, alle forze dell’ordine ed agli operatori sanitari che la fiducia è stata ben riposta, che le regole verranno rispettate e che verrà adottata ogni possibile cautela. Soltanto in questo modo San Marino potrà veramente riscattarsi, anche a livello internazionale, dimostrando di essere un Paese che – seppure tra i più colpiti in percentuale – è anche uno dei primi a riprendersi.
Solidarietà, sostegno, rispetto, buonsenso, educazione, confronto, equità, senso civico: queste sono le parole d’ordine che vorremmo diventassero d’uso comune e si concretizzassero in prassi quotidiane. E sono anche i principi che ci consentiranno di uscire dalla grave situazione in cui ci troviamo.
È tutta una questione di metodo, anche di Governo, che deve cambiare le nostre abitudini ed orientarci verso qualcosa di nuovo, che dobbiamo costruire insieme.
Forza San Marino!
DOMANI – Motus Liberi
1 Comment
Edda
Cautela certo ma se non lavoriamo come mangiamo?Poi come paghiamo le bollette?Tornare a lavoro serve sia x la mente che x produrre oltre che guadagnarsi il pane. Quindi torniamo a lavoro con rispetto è consapevolezza da parte di tutti i cittadini compresi i frontalieri…