“Il condominio: la sfida energetica”: questo il titolo del convegno organizzato da ASACON e tenutosi lo scorso venerdì 4 novembre, a cui abbiamo ritenuto importante partecipare. Oggi sentiamo parlare in ogni dove di crisi energetica e di possibili soluzioni per farvi fronte, soluzioni che oltretutto devono assolutamente tener conto dell’impatto sull’ambiente: ne va della sopravvivenza nostra e del pianeta. Riteniamo a questo proposito che la figura del condominio, luogo significativo per la vita di quei nuclei fondamentali della società che sono le famiglie, necessiti con urgenza di misure che consentano interventi celeri ed in grado di dare risposte alle necessità di questi tempi. È decisamente interessante e attuale la proposta, emersa dal convegno, di considerare i condomini come vere e proprie “comunità energetiche”.
Tutti i cambiamenti avvengono purtroppo o per fortuna in maniera repentina e spesso si dice che sono proprio le abitudini a danneggiare l’uomo. È dunque sempre utile indossare nuovi “abiti mentali” ed aprirsi alla novità, perché è chiaro che i progetti legati all’ambiente, in un momento come questo dove la crisi climatica è una delle massime emergenze, debbano essere rivoluzionari. In attesa che questi progetti vengano attuati, non ci si può tuttavia esimere dal mettere in campo le azioni a medio e lungo termine, necessarie a dare risposte a problematiche le cui soluzioni non possono essere rimandate oltre, senza tralasciare alcun settore della vita sociale. Questi sono i principali punti toccati nell’ambito del convegno di ASACON – Associazione Sammarinese Amministratori Condominiali, che vedono D-ML sulla stessa lunghezza d’onda: San Marino può fungere da hub e palcoscenico per la sperimentazione di tecnologie grazie alla collaborazione con aziende innovative nel settore.
In questa fase di transizione, infatti, è fondamentale che l’ideologia e gli inutili estremismi lascino il campo ai fatti. Se da un lato l’impatto zero al momento è qualcosa che può apparire utopico, dall’altra occorre agire per ridurre tale impatto al minimo e occuparsi della sua gestione: di qui nasce l’importanza di investire sulle rinnovabili.
È evidente che la risposta principe sia quella di investire sulla tecnologia, che consentirà da un lato di mantenere ed accrescere il benessere economico della popolazione e dall’altro di ridurre notevolmente l’impatto ambientale: per questo occorre un migliore e diverso approccio alla progettualità e alla competitività, per far crescere le imprese e migliorare la scuola, l’università, la ricerca.
Purtroppo fino ad oggi non sempre lo spirito imprenditoriale o le idee lungimiranti sono state premiate, tenuto anche conto che veniamo da un periodo in cui molti sono stati sopraffatti dalla paura spesso derivante dalla mancanza di consapevolezza e di approfondimento, dunque urge spalancare la porta a una visione del tutto nuova mirata all’ottenimento di un rinnovato e sano benessere economico, di cui siamo convinti che San Marino sarebbe capace.
DOMANI – Motus Liberi